Comunicato nazionale: Direttiva UE 2023/970 sulla trasparenza retributiva
Basta con le "opacità" nei nostri stipendi
Richiesta estensione lavoro agile durante l’emergenza caldo
Appendice CCIL 2024 integrazione e ponderazione dei criteri per l'attribuzione delle progressioni economiche all’interno delle aree del 17 giugno 2025.
Dichiarazione a verbale
Facciamo sentire la nostra voce
Assemblea PTA 4 luglio aula 6 Dip. Scienza del Farmaco
Mozione approvata dall’assemblea dei lavoratori dell’Università di Padova – 4 luglio 2025
Referendum su lavoro e cittadinanza 8 e 9 giugno: registrazione video dell'assemblea informativa

Rodotà: La democrazia senza morale



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Sostiene Checchi (ANVUR): UniFoggia è “riempita di personale tecnico amministrativo”



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Giustizia, Scarpinato: “La corruzione è Costituzione: servono le leggi dell’antimafia”



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Circolare Inps in materia di congedo di maternità in caso di parto prematuro e sospensione del congedo in caso di ricovero del bambino

L’INPS, con la circolare n° 69 del 28.4.2016 fornisce istruzioni in ordine all’indennità di maternità per i giorni ulteriori rispetto ai 5 mesi riconosciuti nei casi di parto molto prematuro ex art. 16 T.U., come modificato alla lett. d). Le istruzioni riguardano sia il conguaglio delle indennità anticipate dai datori di lavoro sia i casi residuali di pagamento diretto. Sono altresì fornite istruzioni per l’accreditamento della contribuzione figurativa ai fini pensionistici, sia per i lavoratori del settore privato che per i lavoratori del settore pubblico,



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Sentenza Corte di Cassazione: La vacanza contrattuale deve essere riassorbita

La sezione lavoro della Cassazione, con sentenza n. 8444 del 28 aprile 2016, ha affrontato un tema assai dibattuto, riguardante il riassorbimento o meno della indennità di vacanza contrattuale, che viene riconosciuta ai dipendenti pubblici in caso di tardivo rinnovo del ccnl. I Giudici della Suprema Corte, nell’accogliere le tesi del datore di lavoro (il Miur) – che si era visto dare ragione in appello, dopo essere risultato soccombente in primo grado – hanno sottolineato che «una volta che il lavoratore abbia percepito gli incrementi retributivi destinati, secondo il negoziato tra le stesse parti, a coprire anche l’effettivo aumento del costo della vita, non possa più riconoscersi per lo stesso periodo l’indennità di vacanza contrattuale,



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